La stagione degli scontri e delle contestazioni sembra essere archiviata. Tra i rappresentanti dei lavoratori del comparto aereo e la Sacal è “scoppiata” la pace. Il merito è del contratto integrativo sottoscritto tra le parti sociali e la società che gestisce i tre scali calabresi, accordo che ribadiscono i rappresentanti delle segreterie regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta è improntato all’insegna del riconoscimento del merito. Si respira un’aria propositiva tanto che anche le diverse anime espressione del sindacato, hanno trovato un punto d’incontro dopo parentesi di spaccature con trattative condotte su tavoli separati. Quindi un nuovo capitolo che si apre con il riconoscimento di misure che rispondono alle istanze dei lavoratori. Tanto che i dipendenti hanno approvato l’accordo sottoscritto dai sindacati con un referendum dai risultati “bulgari”.
Sindacati che ripercorrono i passaggi della vicenda: «A seguito di una intensa e lunga trattativa, caratterizzata da un costruttivo confronto tra Sacal e le organizzazioni sindacali, è stato firmato un accordo di secondo livello, che le parti hanno deciso di sottoporre a referendum confermativo. Tutti i lavoratori del gruppo Sacal Spa e Sacal GH sono stati chiamati ad esprimersi, ed hanno accolto favorevolmente il contenuto del contratto integrativo di secondo livello, votando a maggioranza assoluta».
L’intesa raggiunta, riguarderà tutto il personale degli scali di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone, e «prevede una premialità totale di circa mille euro ciascuno, avrà la durata di un anno, in attesa del rinnovo del CCNL di comparto e salvo previsioni migliorative».
Dopo gli anni bui della pandemia con il comparto in ginocchio e lo spettro di un ridimensionamento della capacità occupazionale del settore si guarda con fiducia al futuro.
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