Era un intervento programmato ma l’esito è stato nefasto per il dottore Giovanni Condemi, all’epoca dirigente medico oncologo e responsabile del reparto di Oncologia medica dell’ospedale spoke di Locri, deceduto per un presunto caso di malasanità il 3 novembre dello scorso anno in una struttura sanitaria di Frosinone.
I familiari del dottore Condemi nell’immediatezza hanno presentato una denuncia per conoscere le cause che hanno portato alla morte del proprio congiunto che, in teoria, sarebbe dovuto rimanere in ospedale per un periodo di una settimana per un intervento di routine, consistito nell’esportazione di una ciste epidermica. La famiglia ha sollevato diversi e argomentati dubbi su alcune circostanze accadute sia nel corso dell’intervento, che sarebbe risultato più complesso del previsto, sia nel decorso post-operatorio con un’asserita caduta del paziente dal letto prontamente documentata dalla famiglia che, a causa delle restrizioni per la pandemia, non lo ha potuto assistere direttamente, per poi sentirsi dire che era andato in coma, stato dal quale Condemi non si è più rimesso in piedi.
A seguito della denuncia la Procura territoriale ha disposto l’esame autoptico, eseguito nei giorni successivi. Ad oggi, a distanza di circa 6 mesi, la famiglia del dottore Condemi è in attesa del deposito della relazione del consulente medico del pm, per leggerne le conclusioni e poter conoscere i motivi che hanno portato all’infausto evento.
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