La ’ndrangheta è «l’organizzazione connotata da maggiore pericolosità per la sua vocazione transnazionale e la capacità di allacciare rapporti con esponenti della finanza, dell’economia e delle istituzioni politico-amministrative». È quanto viene sottolineato nella relazione finale della Commissione parlamentare antimafia. Proprio per seguire l’evoluzione dei clan calabresi l’organismo parlamentare ha effettuato alcune missioni all’estero. Tra i viaggi più importanti c’è quello compiuto negli Stati Uniti dove una sua delegazione si è recata dal 13 al 19 gennaio 2020, visitando le città di Washington e NewYork. Una tappa obbligata visto che lo svolgimento di alcune operazioni giudiziarie in territorio italiano e la pendenza di richieste di estradizione in corso di valutazione da parte dell’Autorità giudiziaria statunitense hanno imposto di guardare con «attenzione alla significativa ripresa di rapporti criminali tra i gruppi organizzati di origine italiana (in particolare cosa nostra e 'ndrangheta) e le associazioni criminali operanti negli Stati Uniti d’America». Il procuratore distrettuale di New York per il Distretto Est di Brooklyn ha anch’egli illustrato alla delegazione alcuni casi giudiziari che, di recente, hanno confermato i rapporti con esponenti della ‘ndrangheta. In particolare è il coinvolgimento di soggetti calabresi in un grosso traffico internazionale di cocaina, che veniva importata a New York dalla Costa Rica ed era destinata al mercato italiano. È stato riscontrato, in ogni caso, un trend di progressivo aumento della collaborazione tra le organizzazioni riconducibili alla 'ndrangheta e le cinque storiche famiglie di cosa nostra newyorkese. Eppure, sottolinea la relazione della Commissione antimafia, «Con specifico riferimento alla 'ndrangheta è stato registrato un importante vuoto di informazioni e di intelligence, che indubbiamente rallenta le attività investigative. È stata registrata l’esistenza e operatività di molte cosche di origine calabrese sul territorio di New York, ma si è segnalato come non siano sufficienti i dati conosciuti sulle attività illecite attuali cui risultano dedite tali organizzazioni criminali». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro