Ci sono da recuperare enormi ritardi rispetto ai dettami legislativi nazionali e, soprattutto, c’è tanto da lavorare per ridurre i disservizi qualitativi e quantitativi che molti cittadini patiscono da anni. Sulla governance dell’acqua, però, si sta anche consumando uno scontro istituzionale che proprio da oggi si materializzerà nelle aule della giustizia amministrativa. Ieri il presidente della Regione Roberto Occhiuto, durante l’incontro in cui sono stati illustrati i termini dell’accordo tra Sorical e il Comune di Reggio, ha ostentato tranquillità dicendosi per nulla preoccupato dai ricorsi al Tar presentati da decine di enti locali contro modi e tempi stabiliti da Arrical per il subentro di Sorical nella gestione del segmento del servizio idrico che finora era appannaggio dei Comuni. «La parte della regione più reticente ad assecondare questa riforma - ha detto il presidente - mi pare sia quella del Crotonese, ma lì c'è un consorzio che ha accumulato molti debiti». In realtà gli enti che fanno parte del Consorzio Congesi non sono gli unici ad aver impugnato gli atti di Arrical: lo hanno fatto, tra gli altri, anche due Comuni del Catanzarese, Pianopoli e Cortale, e proprio per il ricorso e la richiesta di sospensiva da parte di quest’ultimo ente, rappresentato dall’avvocato Pino Pitaro, si terrà oggi l’udienza davanti al Tar. Si tratta dunque del primo round istituzionale davanti al Tribunale amministrativo, a breve ne seguiranno altri e l’esito potrà evidentemente incidere sul percorso della riforma voluta dai vertici della Cittadella. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria