Ok al progetto pilota: i superstiti del naufragio di Cutro impiegati nell’edilizia in Calabria
Al Tribunale dei minori di Catanzaro è andata deserta l’ultima udienza dell’incidente probatorio dell’inchiesta che vede sotto accusa il 17enne pachistano, ritenuto uno dei presunti scafisti del caicco “Summer Love” naufragato il 26 febbraio al largo di Steccato di Cutro causando la morte di almeno 93 migranti. In aula, davanti alla giudice delle udienze preliminari Donatella Garcea, erano attesi due superstiti della strage che però non si sono presentati. A Crotone, invece, prenderà il via il 17 aprile – e non più oggi come stabilito inizialmente - l’incidente probatorio per cristallizzare le testimonianze di 20 sopravvissuti a carico di altri tre ipotizzati trafficanti di uomini che avrebbero condotto l’imbarcazione partita dalla Turchia: Arslan Khalid, 25enne pachistano, Fuat Sami, turco di 50 anni, e il 27enne turco Ufuk Gun. Oltre all’udienza di giorno 17, il giudice per le indagini preliminari, Michele Ciociola, ha programmato le date del 26 e 29 aprile e del 2 e 4 maggio. In questo modo, anche Ufuk Gun potrà prendere parte al contraddittorio in videocollegamento dall’Austria dove è stato arrestato dopo la tragedia del mare, e al quale solo lo scorso giovedì sono stati notificati gli atti d'indagine della Procura di della Repubblica di Crotone. Intanto ieri, la giunta regionale guidata dal presidente Roberto Occhiuto ha approvato il progetto “Oikos Calabria” (dal greco antico, casa o famiglia), per consentire ai superstiti del naufragio del 26 febbraio – se ne contano una ventina in Calabria – così come ad altri profughi richiedenti o titolari della protezione internazionale di trovare un’occupazione nelle aziende edili locali. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Nazionale