Tre miliardi non bastano: l’hanno detto in tutte le salse, e adesso la “patata bollente” della Statale 106 è tutta nelle mani del governo. E probabilmente passerà dal nuovo contratto di programma tra Anas e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’ultimo a sottolineare ufficialmente, per l’ennesima volta, che bisogna fare uno sforzo in più è stato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che ha posto la questione al tavolo tecnico con il ministro Salvini.
Lo scenario
Nell’ultima legge di bilancio l’esecutivo ha stanziato 3 miliardi di euro (spalmati su quindici anni) per l’ammodernamento della tratta da Sibari a Catanzaro Lido. Servono adesso nuovi finanziamenti per il completamento della parte nord della Statale Jonica e per proseguire a sud fino a Reggio Calabria. Il mosaico – tra (pochi) lavori in corso, fondi in arrivo per la tratta a nord di Catanzaro e progetti ancora da definire per quella più a sud fino a Reggio – è tutto un gioco d’incastri in parte ad oggi impossibili. Anas, come confermato di recente dalla Regione nella risposta a un’interrogazione del consigliere Alecci, sta completando tutti i progetti di fattibilità tecnico-economica delle tratte tra Sibari e Catanzaro come strada di categoria B, ossia a doppia carreggiata con due corsie per carreggiata. Ciò dovrebbe consentire di arrivare all’appaltabilità degli interventi suddivisi in lotti funzionali in tempi relativamente brevi, così da anticipare le tempistiche previste nella ripartizione dei 3 miliardi complessivi nei 15 anni e soddisfare le esigenze finanziarie con apposite rimodulazioni.
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