È stato concesso il permesso di soggiorno per motivi di giustizia ai 20 migranti che saranno chiamati a testimoniare nell’incidente probatorio a carico dei tre presunti scafisti - Arslan Khalid, 25enne pachistano, Fuat Sami, turco di 50 anni, e il 27enne turco, Ufuk Gun - accusati di aver condotto dalla Turchia il barcone “Summer Love”, naufragato il 26 febbraio scorso al largo di Steccato di Cutro.
L’istanza è stata avanzata dalla Procura di Crotone che sta coordinando le indagini sul ruolo degli ipotizzati trafficanti di uomini, oltre che accertare le cause dei mancati soccorsi al caicco che s’è infranto su una secca.
In questo modo, i profughi potranno continuare a rimanere sul suolo italiano in attesa che si svolga davanti al giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Crotone, Michele Ciociola, l’incidente probatorio. Il quale, però, è destinato a slittare ancora di qualche altro giorno. Il motivo? Occorre aspettare che venga notificata in Austria la richiesta per l’istituto giuridico disciplinato dall’articolo 392 del codice di procedura penale a Ufuk Gun, che la scorsa settimana è stato arrestato nel Paese austriaco dopo essersi reso irreperibile in seguito alla tragedia del mare.
Invece, inizierà domani al Tribunale dei minori di Catanzaro l’incidente probatorio (che proseguirà anche nei giorni 20 e 21 marzo) per il 17enne pachistano ritenuto dagli inquirenti uno dei sei presunti nocchieri del caicco (sotto accusa sono finiti pure un 30enne turco che è stato riconosciuto tra le vittime ed un ricercato di origini siriane).
La giudice delle indagini preliminari, Donatella Garcea, ha convocato nove immigrati sopravvissuti all’affondamento del natante per acquisire come prove i loro racconti già resi agli investigatori che inchioderebbero l’ipotetico scafista. Passaggio necessario per cristallizzare le prove.
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