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Morti sospette nel 2020 al "Pio Albergo Trivulzio”: tre calabresi nel pool medico voluto dalla Procura

Pietro Tarzia

A conferma delle loro alte qualità professionali in campo scientifico e medico, sono ben 3 i professionisti ed esperti calabresi tra gli 8 nominati in Italia nel tardo pomeriggio di lunedì scorso, scelti dalla Procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta avviata per far luce sui “decessi sospetti” avvenuti nel 2020, ossia nel periodo più buio e terribile della pandemia, all’interno del noto “Pio Albergo Trivulzio”, casa di cura per anziani.
Si tratta dei medici Pietro Tarzia di Roccella Jonica (medico legale), Carmelo Nobile di Catanzaro (specialista in Igiene all’Università di Catanzaro) e Rocco Pistininzi di Vibo Valentia (medico legale). A Tarzia, docente universitario a contratto di Medicina legale ed esperto in Scienze medico forensi, è stato inoltre attribuito il ruolo di coordinatore del collegio peritale voluto dall’autorità giudiziaria milanese. Ai componenti del pool il compito di stabilire se vi sia stato un nesso tra la condotta dei responsabili della struttura ricettiva milanese e il decesso di diversi pazienti ricoverati nel Pat. Per i parenti delle vittime, che hanno presentato all’epoca denunce all’Ag del capoluogo meneghino, sarebbero ipotizzabili due reati: omicidio colposo ed epidemia colposa.
Di parere nettamente contraria l’ipotesi avanzata dagli esperti e consulenti della difesa, tra cui il virologo Fabrizio Pregliasco, l'infettivologo Massimo Galli e il geriatra Marco Trabucchi. Al Pat «è stato fatto tutto secondo scienza e coscienza rispetto a quello che si poteva fare a quell'epoca, con tutti i limiti e le difficoltà» ha dichiarato Pregliasco.

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