Non ci solo gli immigrati da piangere e commemorare. Perché tra le vittime della tragedia del mare di Steccato di Cutro ci sono anche i sopravvissuti (81), molti dei quali hanno perso familiari, amici e gli affetti più cari. Per questo, il Comune di Crotone ha messo in campo i suoi 13 assistenti sociali che da domenica scorsa, a poche ore di distanza dal naufragio del barcone che ha causato 66 morti accertati, si stanno dividendo tra il Centro d’accoglienza per migranti di Isola Capo Rizzuto dove al momento sono ospitati 59 immigrati e l’ospedale San Giovanni di Dio nel quale si trovano ricoverati 16 profughi, per dare un supporto ai minori presenti.
Il tutto, con la collaborazione dei volontari della Croce Rossa. Allo stesso modo, stanno facendo gli enti locali che fanno parte dell’Ambito territoriale sociale (che oltre a Crotone, comprende Cutro, Isola Capo Rizzuto, San Mauro Marchesato, Scandale, Rocca di Neto e Belvedere Spinello), i quali hanno messo a disposizione quattro assistenti sociali di ruolo, più altre esterne, che in queste ore si stanno occupando dell’affidamento dei minori stranieri non accompagnati.
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