Nei giorni scorsi l’annuncio della delibera della giunta regionale per rilanciare le attività della Zes. E in effetti nell’accordo con il commissario straordinario della Zona economica speciale, Giuseppe Romano, sono stati messi i paletti per dare quell’impulso definitivo a un istituto che in Calabria non è mai decollato, anche a causa dell’instabilità della governance. La missione della Regione con in testa il presidente Roberto Occhiuto, è quella di «favorire nella Zes l’attrazione degli investimenti, anche mediante l’attuazione di misure automatiche e semiautomatiche di sgravio fiscale nelle aree del suo perimetro»; ma agli incentivi fiscali già previsti dalla normativa vigente e a quelli che saranno concepiti nel rispetto del quadro europeo sugli aiuti di Stato, si intende affiancare «una strategia di lungo periodo volta a promuovere, anche mediante una sinergia con il Governo centrale, la realizzazione di una politica industriale in grado di favorire investimenti di elevata portata finanziaria e garantire l’attrazione e/o la permanenza sul territorio calabrese di imprese multinazionali, anche attraverso l’utilizzo della programmazione negoziata».
Rilancio
Le parole d’ordine sono rilancio, competitività e attrattività. Ma per arrivare a questi obiettivi servono interventi infrastrutturali e l’accordo con il commissario straordinario mira proprio ad «accelerare la realizzazione degli interventi finalizzati a rendere più efficienti le aree retrostanti il sistema portuale e aeroportuale della Zes Calabria, in collegamento funzionale con il resto delle aree industriali, sul presupposto che il collegamento infrastrutturale tra i porti e gli aeroporti calabresi e le aree industriali possa consentire la graduale apertura delle importanti infrastrutture appartenenti alla Rete Ten-T nell’ottica di uno sviluppo ordinato della logistica integrata».
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