Potenziamento dei campionatori automatici installati su 100 impianti di depurazione così da consentire i prelievi e i controlli da remoto rendendo il sistema più efficace e più efficiente per i cittadini, scambio di dati tra i soggetti preposti alla sorveglianza (Regione, Arpacal, Capitanerie di porto). Si muoverà lungo questi due asset l’azione pensata per garantire una qualità del mare soddisfacente in vista della prossima stagione estiva. Analoga attenzione verrà riservata al rispetto dell’ordinanza sugli autospurgo: saranno intensificati i controlli su tutto il ciclo, dal prelievo del materiale fino allo smaltimento negli impianti autorizzati.
L’obiettivo è non disperdere il lavoro avviato nei mesi scorsi in collaborazione con le Procure della Repubblica e il supporto della Stazione zoologica “Anton Dohrn” guidata dall’ex assessore regionale all’Ambiente Silvio Greco. Seppur tra diverse ombre, rilevate a macchia di leopardo tra il Pollino e lo Stretto, qualche passo in avanti è stato registrato. Certo, molto ancora resta da fare. E il principale nodo riguarda senz’altro un miglioramento del sistema depurativo calabrese. Questa regione paga enormi ritardi sul versante specifico, peraltro più volte rilevati dall’Unione europea che ha avviato alcune procedure d’infrazione per il mancato adeguamento della normativa del settore.
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