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Cambia il sistema della Prociv Calabria, centrale il ruolo dei volontari

Gli ambiti territoriali ottimali saranno i punti di riferimento. Il presidente della Regione potrà decretare lo stato di emergenza senza vincoli

Nella foto la sede della protezione civile della regione Calabria

L’individuazione di ambiti territoriali ottimali, una colonna mobile strutturata in maniera più puntuale e maggiori poteri alla Regione in caso di grandi calamità naturali. Tra i punti salienti della riforma del sistema di Protezione civile approvata dal Consiglio regionale nei giorni scorsi c’è, appunto, la possibilità di dichiarare la stato di emergenza su base regionale senza aspettare il governo nazionale. Il presidente della Giunta può emanare lo stato di calamità e quindi sostenere i Comuni colpiti supportandoli non solo sul piano operativo con la Protezione civile regionale, con la tutela e il soccorso delle persone, il ripristino delle infrastrutture, ma anche economico con il ristoro delle persone danneggiate e l’eventuale ripristino delle infrastrutture.

Il nuovo corso è già partito fanno notare i vertici della Prociv calabrese. I Comuni colpiti dall’emergenza neve, infatti, stanno già presentando domande per ottenere incentivi economici proprio sulla base delle nuove disposizioni normative.

 

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