Nel 2022 il ricorso agli ammortizzatori sociali in Calabria è calato in maniera sensibile rispetto al periodo pre-pandemia. Con oltre 6 milioni di ore cassa integrazione, nelle varie forme previste dalla legge, questa regione occupa il quintultimo posto della classifica riferita a tutti le zone del Paese. I dati emergono da uno studio del servizio Uil lavoro, coesione e territorio. «Quello che non ci conforta, però - afferma il segretario generale regionale Santo Biondo commentando i dati - è il fatto che al calo degli ammortizzatori sociali corrisponda un incremento dei tassi di disoccupazione riferibili all’intera Calabria. Pertanto, chi esce dalla rete di protezione della cassa integrazione andrebbe ad infoltire la schiera dei disoccupati. Se a questi dati si aggiunge anche il taglio degli “occupabili” dei percettori del Reddito di cittadinanza, che sono circa 220mila, il quadro sociale della regione si fa ancora più fosco di prima. Per questo siamo convinti che in Calabria sia necessario perseguire l’applicazione di politiche attive del lavoro moderne ed efficienti, sia importante mettere una lente d’ingrandimento sulla fase attuativa del programma Gol che ha avuto come fase propedeutica la presa in carico dei beneficiari da parte degli uffici regionali. Adesso la sfida importante sarà quella dell’inserimento dei beneficiari all’intero dei percorsi previsti dal programma». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria