Futuro incerto per decine di lavoratori somministrati di Questure e Prefetture calabresi. Lo scorso 31 dicembre sono scaduti i loro contratti nel silenzio generale. In tale quadro, Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp Uil intendono sottolineare l’importanza del lavoro del personale somministrato negli uffici per l’immigrazione degli uffici dello Stato. «Lavoratrici e lavoratori - sottolineano Ivan Ferraro (Cgil), Gianni Tripoli (Cisl) e Oreste Valente (Uil) - che oltre ad occuparsi delle procedure di emersione previste dal decreto legislativo 34 del 2020 (sull’emersione del lavoro nero, ndr), hanno supportato l’ordinaria attività degli uffici, oltre ad aver maturato già le sufficienti competenze per affrontare ulteriori attività come, ad esempio, la gestione delle pratiche legate al cosiddetto “decreto flussi”. Nonostante vi siano delle carenze di organico strutturali e incombenze ordinarie e straordinarie, questi contratti sono stati fatti scadere a fine anno; sarebbe un grave errore non dare continuità a questi servizi e togliere personale competente dalle Prefetture». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria