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Calabria, si ferma la crescita: Imprese: +505 milioni in bollette

Lo scenario negativo affiora dal report di Confartigianato sul 2022. Inflazione regionale all’11,2%: Cosenza su, Catanzaro giù

Il sipario cala su anno di grandi sconvolgimenti e di racconti densi di paure. Un anno che le imprese hanno attraversato tra le dune di una crisi che appare irreversibile. Una minaccia che ha costretto il tessuto produttivo a cercare di sopravvivere alla storia piuttosto che a compierla. L’annuale report di Confartigianato mostra dinamiche ovunque rallentate. Meglio il Nord, come sempre, nell’Italia che viaggia a due velocità. Il Sud soffre in mezzo a uno scenario di tenebra che riempie tutti i quadranti dell’economia. Nella graduatoria della crescita annuale, la Calabria è ultima con un indice di vitalità inchiodato all’1,8%. L’Italia chiude il 2022 con una velocità doppia (3,8%), mentre il meridione, complessivamente, si muove sul 2,9%. Il dato regionale resta imprigionato tra nuvole livide e velenose sprofondate dentro diagrammi variabili che flettono verso l’abisso di numeri che non tornano. Nel quadriennio 2019-2022, la Calabria ha perso altri due punti percentuali sul prodotto interno lordo. Peggio ha fatto solo il Molise che arretra di tre punti.

Il peso della guerra

I primi segnali di resa sono affiorati già a giugno, quattro mesi dopo l’inizio delle ostilità nel petto d’Europa. Un conflitto che ha ipotecato il destino di piccole e medie imprese. Lo scontro si è affacciato improvvisamente sul palcoscenico dell’economia mondiale come una febbre maligna nella delicata fase post-pandemica. E gli effetti sono stati devastanti, soprattutto per quei territori dal profilo produttivo meno vivace. La Calabria si è così trovata a fronteggiare l’iperinflazione energetica che ha trascinato il sistema produttivo della regione fin sul bordo di una recessione che appare, ormai, inevitabile. Gli effetti della crisi con costi delle produzioni esorbitanti e quelli ispirati dalle strozzature delle filiere globali finiscono per moltiplicare i prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici che erano già segnalati in rapido e minaccioso rialzo sin dall’autunno del 2021.

Luce e gas, rincari choc

Lo studio di Confartigianato quantifica la maggiore pressione economica subita da piccole e medie imprese a causa del rialzo dei costi delle bollette di luce e gas. La variazione in Calabria è stata di 505 milioni in più rispetto al 2021. Le attività produttive di Cosenza hanno dovuto affronatre un esborso maggiore di 188 milioni rispetto a un anno fa. Quelle del Reggino si sono fermate a +128. Catanzaro ha fatto registrare +108 milioni di euro mentre Vibo (+45) e Crotone (+43) hanno contenuto meglio i costi.
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