Ha chiesto di essere giudicata col rito abbreviato la giovane (M. P.), da poco 18enne, accusata di concorso anomalo in tentato omicidio per il suo coinvolgimento nell’aggressione che, lo scorso 11 agosto, ridusse in fin di vita Davide Ferrerio, il 20enne bolognese preso a calci e pugni da Nicolò Passalacqua per un errore di persona, mentre si trovava in vacanza a Crotone.
L’istanza del rito alternativo (che in caso di condanna prevede lo sconto di un terzo della pena) è stata depositata ieri dal difensore dell’imputata, l’avvocato Aldo Truncè, al Tribunale dei minori di Catanzaro che 15 giorni fa aveva disposto il giudizio immediato per la ragazza che all’epoca dei fatti non aveva ancora compiuto 18 anni. Sono invece indagati dalla Procura di Crotone Nicolò Passalacqua, 21 anni, che deve rispondere di tentato omicidio e di aver portato fuori dalla sua abitazione un tirapugni utilizzato per il pestaggio, Anna Perugino di 41 anni, madre della ragazza, e il 34enne di origine rumena Andrej Gaju, ai quali viene contestato il concorso anomalo in tentato omicidio.
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