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Sanità in Calabria, stabilizzazioni: ok alla proroga per i contratti di lavoro flessibile

Nella tarda serata di ieri, è stato sottoscritto l’accordo per le stabilizzazioni e le proroghe dei lavoratori precari della Sanità. La convocazione, più volte richiesta dai Sindacati Confederali di CGIL FP, CISL FP, UIL FPL, è stata ottenuta, seppure in forte ritardo rispetto alla gravità del problema, solo grazie alla tenacia delle sigle Confederali della categoria del Pubblico Impiego che hanno cercato il confronto ed il dialogo attraverso le corrette strade della trasparenza.

Ciò è avvenuto contrariamente alla metodologia attuata da alcune sigle autonome dedite alla ricerca dello scontro finalizzato solo ed esclusivamente a creare confusione in un settore, quello della Sanità Calabrese, che notoriamente è in forte difficoltà a causa della cattiva gestione prodotta, da oltre due lustri, da una discutibile gestione commissariale. Il confronto di ieri, protrattosi per oltre cinque ore, non era iniziato all’insegna di un percorso scontato, anzi, le prospettive non davano segnali positivi per il prosieguo del rapporto dei lavoratori contrattualizzati con contratti CO.CO.CO, tempo determinato, partita Iva e somministrati. Tuttavia, la quadratura del cerchio, si è ottenuta a seguito del dialogo e delle sistematiche richieste formulate da parte delle scriventi Organizzazioni Sindacali che hanno condotto i Dirigenti del Dipartimento a convenire sulla necessità di prorogare questi lavoratori che rischiavano di vedersi concluso il proprio rapporto di lavoro con le aziende sanitarie calabresi.

Alla luce di quanto sottoscritto, non possiamo che esprimere una grande soddisfazione per questo risultato, che non chiude definitivamente la vertenza, ma fa recuperare una buona dose di ottimismo e sperare per il prosieguo delle trattative da tenersi nel nuovo anno, dove alcune tematiche andranno nuovamente affrontate e definite nel corso dei prossimi incontri. Alcuni aspetti rilevanti di questo accordo, che non sono da considerare di secondo piano alle proroghe ottenute, prevedono il monitoraggio mensile dei percorsi di stabilizzazione ad opera della struttura commissariale ed, inoltre, la ricognizione Segreterie Regionali Calabria dell’applicazione della legge 234/2021 art. 1 comma 268 lettera C, riguardante l’iter d’internalizzazione dei servizi appaltati. Infine, ciò che è emerso durante il dibattito, è stata la necessità di potenziamento degli incontri fra Dipartimento ed Organizzazioni Sindacali del Pubblico Impego, anche alla luce del nuovo CCNL 2019-2021, che prevede l’immediata attivazione dei Tavoli Regionali, finalizzati alla corretta applicazione degli istituti contrattuali.

Ciò consentirebbe di uniformare la linea amministrativa di ogni singola Azienda ad un’unica visione d’insieme per la Sanità Calabrese e scongiurerebbe il gap gestionale che finora ha causato tanto disorientamento. Si ricorda, inoltre, che il nuovo Contratto prevede i percorsi di mobilità obbligatori che riguardano i tanti giovani professionisti Calabresi emigrati fuori regione, certamente, anche questo, rappresenta un argomento da non sottovalutare.

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