Dall’Ato unico regionale che si dovrà occupare della valorizzazione energetica derivante dal trattamento dei rifiuti organici alla sue articolazioni locali che passeranno dalla costituzione di tre Aree omogenee - nord, centro, sud - che saranno impegnate nel servizio di igiene urbana nelle zone di competenza. Inizia a prendere forma la gestione unitaria dei rifiuti nella nostra regione che si prefigge la finalità di superare la conduzione su scala provinciale (e difatti mai avviata). L’Autorità rifiuti e risorse idriche Calabria (Arrical), l’ente istituito lo scorso aprile dalla Regione, ha approvato il modello di gestione del ciclo integrato dei rifiuti e il bilancio di massa per valutare l’impiantistica presente in base ai volumi di rifiuti conferiti e smaltiti. Nello specifico, si legge nella delibera firmata dal commissario straordinario dell’Arrical Bruno Gualtieri, «il modello di gestione regionale» prevede la realizzazione di un Ambito territoriale ottimale regionale «per la valorizzazione energetica attraverso un unico polo tecnologico ubicato a Gioia Tauro», per il quale la Regione ha in programma il raddoppio delle sue capacità di lavorazione dei rifiuti.
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