Locri, auto acquistate eludendo l’Iva: in 35 a processo?

La Procura di Locri ritiene che dietro all’acquisto di numerose autovetture provenienti dall’estero, in particolare dalla Germania, ci sia stata un’associazione per delinquere finalizzata a compiere più delitti, quali: la falsità ideologica in atti commessa dal privato, uso di atto falso, sostituzione di persona e truffa aggravata ai danni dello Stato. Su questi ed altri presupposti la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di 35 persone, 6 delle quali sono accusate di far parte di un’associazione che, avvalendosi della partita Iva di una ditta operante tra Ardore e Bovalino, il cui titolare è nel frattempo deceduto, «procedevano ad acquistare in Germania numerose autovetture in regime di esenzione Iva che venivano prelevate materialmente dagli stessi e poi immatricolate in Italia avvalendosi di false autocertificazioni attestanti l'avvenuta cessione di veicolo tra privati, in maniera tale che il compratore figurasse quale soggetto avente diritto all'esenzione dell'Iva, in violazione della normativa Iva che impone l'obbligo per gli automezzi di provenienza comunitaria venduti in Italia, di essere assoggettati all' Iva senza il versamento della quale i veicoli non avrebbero potuto ricevere targa italiana». Nella maggior parte dei casi le autovetture provenienti dall’estero oggetto dell’indagine, sono di grossa cilindrata. L’inchiesta è stata eseguita dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Reggio Calabria con espressa informativa inserita agli atti del procedimento dove si trovano anche altri esiti investigativi che sono stati effettuati dalla Sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza che opera presso la Procura di Locri.