Non è semplice addentrarsi nelle cavità carsiche del sistema scolastico che, alle nostre latitudini, non è solo didattica e progetti ma si unge di storici problemi. I report continuano a disegnare una curva dell’abbandono esagerata e nell’ultima elaborazione di Legambiente, la Calabria giganteggia nella graduatoria nazionale con un tasso di evasione scolastica del 16,6% (solo Sicilia e Campania hanno fatto peggio). Scenari opachi che fermentano in mezzo al disagio, spesso invisibile e contribuiscono a disorientare i nostri ragazzi che con la rinuncia all’istruzione ripudiano la possibilità di cambiare le loro vite. I più fragili smettono di sognare e iniziano col disertare i banchi finendo, poi, per abbandonare definitivamente la scuola prima di raggiungere il traguardo minimo del diploma. Un fenomeno ad alto rischio sociale, soprattutto, in questa nostra terra dove tanti di quei giovani senza arte né parte finiscono per accettare l’offerta unica di un posto nel collocamento in nero della ’ndrangheta. La scuola è sempre stata una spugna, capace di cambiare volto a seconda dei luoghi, come sa bene chi ogni giorno vive la realtà delle aule, tra problemi piccoli e grandi. Del resto, le lezioni a distanza hanno svelato tutte le contraddizioni di un sistema senza coordinate.
Eduscopio
Ma c’è anche una scuola che riesce a centrare gli obiettivi della formazione e dell’inclusione aprendo varchi importanti in mezzo a tanta negatività. Sono scuole che spianano la strada alla Calabria del futuro in mezzo a percorsi virtuosi evidenziati da Eduscopio, il portale della Fondazione Agnelli, che ieri ha pubblicato il suo atlante delle scuole superiori che meglio preparano i ragazzi agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma. L’unità di misura delle performance di ciascun istituto è l’indice Fga un indicatore sul quale pesa al 50% la velocità nel percorso di studi (percentuale di crediti universitari ottenuti) e la qualità negli apprendimenti universitari (media dei voti agli esami sostenuti). «Le informazioni, i dati e i confronti fra le scuole che si trovano in Eduscopio – ha detto il direttore della Fondazione Agnelli, Andrea Gavosto – possono essere davvero utili per le scelte educative di tutte le famiglie, in particolare di quelle che hanno minori risorse e reti sociali meno sviluppate. Ovviamente, Eduscopio non può essere l’unico strumento: non a caso, siamo in attesa di una seria riforma dell’orientamento alla scelta della scuola superiore, prevista dal Pnrr, ma di cui si parla troppo poco. Ma oltre a dare informazioni a studenti e famiglie, Eduscopio ci aiuta a capire altri fenomeni importanti. Quest’anno, ad esempio, i dati ci dicono che il Covid ha avuto forti ripercussioni sui percorsi dei diplomati degli istituti tecnici e professionali che hanno scelto di non continuare all’università, ma di trovare lavoro: a livello aggregato, il tasso di occupazione calcolato da Eduscopio per i diplomati del 2019 che hanno cercato l’impiego in piena pandemia risulta dell’11% più basso rispetto ai diplomati del 2017. Dopo il forte calo degli apprendimenti registrato dall’Invalsi nel 2021 e 2022, la pandemia rischia dunque di lasciare segni profondi anche sulle prospettive di lavoro di questa generazione».
Classifiche
Il migliore tra i licei classici calabresi è il “Tommaso Campanella” di Belvedere Marittimo con un indice di 72,78. La scuola dell’Alto Tirreno cosentino centra il “triplete” (primato incassato già nel 2020 e lo scorso anno). Al secondo posto, nella graduatoria regionale tracciata da Eduscopio, irrompe il “Nostro-Repaci” di Villa San Giovanni con un Fga di 69,2 (lo scorso anno si era fermato a quota 59,93). Terzo il “Francesco Fiorentino” di Lamezia Terme che mette insieme una performance che vale 65,93. Fuori dal podio il “Giuseppe Garibaldi” di Castrovillari con un quoziente di 64,2. Il top dello scientifico tradizionale è, invece, il “Galileo Galilei” di Lamezia Terme con un indice complessivo di 73,45. Il liceo si conferma la migliore opportunità in Calabria per affrontare con successo la carriera universitaria. Appassionante la volata per il secondo posto tra due scuole che si confermano poli d’eccellenza nella regione. La spunta il “Mattei” di Castrovillari con un Fvg di 71,98. Staccato di un solo centesimo, il “Machiavelli” di Soriano chiude terzo a 71,97. Quarto posto per un altro storico liceo, il “Luigi Siciliani” di Catanzaro con un quoziente complessivo di 71,72. Infine, tra i tecnici con indirizzo economico, il migliore è l’“Antonino Calabretta” di Soverato che incassa un Fvg di 53,08. Piazza d’onore per l’Istituto superiore “Mortati” di Amantea che ottiene un punteggio di 52,35. Sul terzo gradino l’“Ettore Majorana” di Castrolibero con 51,74. Fuori dal podio il “Valentino De Fazio” di Lamezia Terme.
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