Spuntano "sorprese" nel testo di proroga del Decreto Calabria, approvato venerdì scorso in Consiglio dei ministri, e pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale. La precisazione più importante riguarda il destino dei commissari straordinari di Aziende sanitarie e Aziende ospedaliere, i cui incarichi scadranno il prossimo 10 novembre. «Decadono - si legge nel decreto -, ove non confermati con le medesime procedure di cui all'articolo 2, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto». Da qui due conseguenze: la prima è che i commissari di Asp e Ao potrebbero restare in sella per altri due mesi, ovvero fino al prossimo gennaio. L'altra è che per la loro conferma ci sarà bisogno di un decreto del commissario ad acta Roberto Occhiuto. La proroga di 6 mesi, in ogni caso, non vale per tutte le regole del Decreto Calabria. Vengono meno alcune norme contenute nell'articolo 2. Sparisce, infatti, la norma che imponeva ai commissari straordinari di adottare i nuovi atti aziendali a pena di decadenza, e viene meno il controllo trimestrale sul loro operato da parte del commissario ad acta.
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