La Calabria, finora all’asciutto, prova a ottenere i primi fondi del Pnrr destinati ad acqua e depurazione presentando progetti per un totale di oltre 60 milioni di euro. Era questo, d’altronde, l’obiettivo delle modifiche legislative approvate in fretta e furia dal Consiglio regionale per arrivare all’affidamento dell’intero servizio idrico a Sorical, società ora tutta della Regione e in cui dovranno entrare pure i Comuni. C’era da sbrigarsi perché alcuni bandi del Pnrr scadevano il 31 ottobre così, tre giorni prima della deadline, Sorical ha trasmesso i progetti ad Arrical (Autorità rifiuti e risorse idriche della Calabria) che, essendo l’ente di governo d’ambito, li ha presentati ai Ministeri chiedendone il finanziamento. Si vedrà ora se verranno approvati e se, così, si inizierà a mettere mano a un settore che sconta enormi ritardi e causa gravi disagi. Un progetto punta alla seconda tranche dei finanziamenti destinati alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua – la prima finestra temporale è stata mancata dalla Calabria per un errore nella trasmissione delle proposte – e prevede un intervento da 40 milioni che riguarda 21 Comuni con meno di 10mila abitanti (Roccella Ionica, Polistena, Cittanova, Casali del Manco, Melito Porto Salvo, Bagnara Calabra, Belvedere Marittimo, Petilia Policastro, Bovalino, Trebisacce, Fuscaldo, Rizziconi, Cariati, Caulonia, Gioiosa Ionica, Spezzano Albanese, Praia a Mare, Marina di Gioiosa Ionica, Cinquefrondi, Strongoli, San Lucido). Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria