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'Ndrangheta, indagati 23 affiliati ai clan Piromalli e Mancuso: 7 arresti. TUTTI I NOMI

Misure cautelari personali a carico di 23 persone - affiliate alle 'ndrine dei «Piromalli» di Gioia Tauro e dei «Mancuso» di Limbadi, e sequestro di conti correnti, beni immobili e quote societarie per 30 milioni di euro. E’ l’operazione della Guardia di Finanza Comando Provinciale di Bologna, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza e con l’ausilio di personale dei Comandi Provinciali di Milano, Forlì-Cesena, Reggio-Calabria, Vibo Valentia e Chieti, in corso di esecuzione, che vede in campo un centinaio di militari.

I nomi degli indagati

Massimo Antoniazzi (obbligo di dimora)
Domenico Arena di Vibo Valentia (obbligo di dimora)
Claudia Bianchi
Renato Domenico Brambilla (obbligo di dimora)
Marcello Bagalà di Gioia Tauro (obbligo di dimora)
Giuseppe Giorgio Caglio
Gianluca Cannatelli di Soriano Calabro
Antonio Carnovale di Vibo Valentia (ai domiciliari)
Gregorio Ciccarello di Catanzaro (ai domiciliari)
Alessandro Di Maina (obbligo di dimora)
Carmelo Forgione di Sant’Eufemia d’Aspromonte
Giovanni Forgione di Sant’Eufemia d’Aspromonte
Giuseppe Forgione di Sant’Eufemia d’Aspromonte
Rocco Gioffrè di Gioia Tauro (obbligo di dimora)
Annunziata Gramendola di Vibo Valentia (obbligo di dimora)
Claudio Grossi (obbligo di dimora)
Federica Grossi (obbligo di dimora)
Nicola Leo (obbligo di dimora)
Giuseppe Maiolo di Vibo (obbligo di dimora)
Domenico Mancuso di Vibo
Alessandro Moraccini (obbligo di dimora)
Giovanni Battista Moschella di Vibo (in carcere)
Francesco Patamia di Gioia Tauro (in carcere)
Rocco Patamia di Oppido Mamertina (in carcere)
Eleonara Piperno di Vibo
Pietro Piperno di Vibo
Fabrizio Proietti
Antonio Scrugli di Vibo (obbligo di dimora)
Michele Scrugli di Vibo (obbligo di dimora)
Giuseppe Sarto di Taurianova (obbligo di dimora)
Leoluca Serra di Vibo (obbligo di dimora)
Saverio Serra di Vibo (in carcere)
Kundret Sullaj
Giuseppe Vivona (ai domiciliari)

Tra gli arrestati anche Francesco Patamia, candidato alle ultime politiche con il centrodestra

C'è anche Francesco Patamia, presidente e fondatore del partito «Europei Liberali» e candidato alla Camera nelle ultime elezioni con la lista «Noi moderati» di Maurizio Lupi nel collegio di Piacenza, tra le persone coinvolte nell’inchiesta della Dda di Bologna, che questa mattina ha consentito alla Guardia di Finanza di Bologna di eseguire - tra Emilia-Romagna e Calabria - 23 misure cautelari personali.

Il Gip: "Assoluta professionalità criminale degli indagati"

«Gli indagati, per ottenere il risultato programmato dell’associazione, non si sono fatti scrupoli nel corso del tempo di utilizzare quelle modalità, prima minatorie e, successivamente, coercitive, nei confronti dei pochi soggetti che hanno manifestato reazioni (seppur legittime) potenzialmente dannose verso l’intera associazione o verso il singolo». Lo sottolinea il Gip Domenico Truppa, in un passaggio dell’ordinanza dove dispone il carcere per quattro indagati e misure cautelari per altri 19 dopo l’indagine della Guardia di Finanza coordinata dal pm Marco Forte della Dda di Bologna. Il giudice evidenzia una "assoluta professionalità criminale" da parte degli indagati «nell’agire mediante condotte estremamente efficaci, tant'é che i vari episodi violenti» sono "caratterizzati dall’assenza di formale denunce da parte delle vittime, che hanno preferito subite una condotta ingiusta ed economicamente penalizzante, piuttosto che rischiare di patire le ripercussioni paventate». Per altro verso «a fronte di carature criminali di spiccato rilievo» è emersa nel corso dell’indagine «la necessità di mantenere un basso profilo tale da non attirare l’attenzione».

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