Calabria

Sabato 27 Aprile 2024

Task force per valutare le ricadute ambientali del Piano rifiuti in Calabria

Prima l’aggiornamento del Piano rifiuti, adesso le verifiche sulle possibili ricadute ambientali che il nuovo programma di gestione dei rifiuti potrebbe avere in Calabria. La Regione ha dato inizio all’iter per la Valutazione ambientale strategica (Vas) a cui deve essere sottoposto il Piano di gestione rifiuti, così da modificarne e integrarne i contenuti prima di renderlo esecutivo. Si tratta di un procedimento che per i prossimi quattro mesi vedrà impegnati la Giunta guidata dal presidente Roberto Occhiuto, il dipartimento Territorio e Tutela dell’ambiente, affiancato dalla Struttura tecnica di valutazione, i cinque Ambiti territoriali ottimali, fino ad arrivare al Consiglio regionale quando sarà chiamato ad approvare il Piano rifiuti munito del rapporto ambientale con gli effetti per il territorio che comporterebbe la sua attuazione. La scorsa estate, come si ricorderà, l’Aula ha apportato una serie di modifiche al vigente Piano di gestione dei rifiuti che risale al 2016 adeguandolo alle recenti disposizioni normative europee, dal momento che quest’ultime richiedono la realizzazione di impianti pubblici per valorizzare e recuperare i rifiuti derivanti dalla raccolta differenziata. Tra le novità introdotte, su tutte figura il potenziamento del termovalorizzatore di Gioia Tauro destinato a trattare 250 mila tonnellate di Combustibile solido secondario (Css, ossiq scarti della lavorazione dei rifiuti) rispetto ai 120 mila attuali; poi c’è la sostituzione del selezionatore di immondizia in località Ponticelli, a nord di Crotone, con una nuova piattaforma di trattamento, recupero, valorizzazione della differenziata da carta, cartone e legno e dei rifiuti urbani indifferenziati; così come nuovi siti per la lavorazione della spazzatura sono previsti anche per Lamezia Terme e le province di Cosenza e Vibo Valentia. E così, si legge nel rapporto ambientale preliminare varato dalla Giunta Occhiuto, le verifiche da portare a termine nell’ambito della Vas dovranno tenere conto di «biodiversità, popolazione, salute umana, flora e fauna, suolo, acqua, aria, fattori climatici, beni materiali, patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria  

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