Sanità pediatrica in Calabria, Codacons e Art.32 plaudono all'interrogazione del consigliere regionale Lo Schiavo
"Il Codacons e Articolo32 prendono atto dell'importante e concreta presa di posizione del consigliere regionale Antonio Lo Schiavo che, con una documentata, attuale e perentoria interrogazione a risposta scritta ha chiesto formalmente al Presidente della Regione Calabria le azioni che l’amministrazione intende intraprendere per far fronte a quella che è una vera e propria piaga regionale: la migrazione sanitaria in età pediatrica e lo stato di abbandono in cui vivono le famiglie". E' quanto scrive in una nota l'avvocato Claudio Cricenti, referente provinciale del Codacons a Vibo Valentia. "Una battaglia quella sulla sanità pediatrica che Codacons e Articolo 32 stanno portando avanti per dare sostegno a quelle famiglie che quotidianamente cercano di far fronte a bisogni e problematiche dei propri bambini, scontrandosi in Calabria con ostacoli e problemi d ogni tipo". Si legge nell’interrogazione a risposta scritta presentata dal consigliere Lo Schiavo: - “Costituisce un fatto notorio quello della piaga dell'immigrazione sanitaria in Calabria, e nello specifico l'impatto della cosiddetta Migrazione sanitaria medico-chirurgica e riabilitativa dei minori residenti in Calabria: condizione che determina costi economici, umani e sociali rilevanti; - Le patologie motivo di ricovero sono prevalentemente le malattie neuro psichiatriche (18,64%), le malformazioni congenite (14,57%), metaboliche/immunologiche (7,67%) e onco ematologiche (5,68%): patologie che presuppongono l'assistenza presso una struttura Ospedaliera con un reparto valido ed efficiente di Neuropsichiatria infantile; - Con nota prot.101/ist/2020 a firma del Dott. Giuseppe Viggiano della Direzione generale della digitalizzazione del sistema informativo sanitario e della statistica, in riscontro a puntuale richiesta delle Associazioni CODACONS ed Articolo 322, il Ministero della Salute ha reso noto che “per quanto riguarda l’attività ospedaliera si comunica inoltre che nella Regione Calabria non risultano attivi reparti ospedalieri di Neuropsichiatria infantile” - se il Presidente della Regione Calabria, in qualità di commissario ad acta del settore sanitario in Calabria, non ritenga opportuno, per il perseguimento dell’obiettivo della tutela dell'effettività del diritto alla salute, procedere alla immediata creazione in Calabria di un reparto ospedaliero e/o universitario di Neurologia pediatrica e di neuropsichiatria infantile; - se non ritenga opportuno adottare gli atti amministrativi e aziendali idonei a definire anche l'offerta territoriale dei servizi della Neuropsichiatria infantile (NPI), considerato che la complessità degli interventi di ambito rendono necessario un costante lavoro di integrazione tra la rete degli operatori interna al Servizio, la rete locale esterna al Servizio, la rete di collegamento tra Centri Ospedaliero-Universitari e Servizi territoriali, secondo il modello Hub-Spoke; - quali misure intenda porre in essere affinché si regolamenti l'effettiva presa in carico da parte del Sistema sanitario Regionale, dei pazienti con patologie neurologiche pediatriche laddove gli stessi siano presi in cura a livello specialistico da un Ospedale extraregionale; - quali misure intenda adottare al fine di garantire la continuità e la qualità dell'assistenza e riabilitazione dei pazienti con patologie neurologiche pediatriche o neuropsichiatriche infantili anche in relazione al carico enorme che di fatto ad oggi ricade in via quasi esclusiva sulle famiglie. "Attendiamo ora che la Presidenza della Regione Calabria - conclude Cricenti - risponda all'interrogazione scritta avanzata dal Consigliere Regionale Lo Schiavo e illustri soluzioni immediate e definitive idonee ad assicurare a tutti i bambini con patologie neurologiche e neuropsichiatriche una presa in cura ed una presa in carico effettiva, sia dal punto di vista degli accertamenti, che dei controlli, ma anche della ricerca scientifica e dell'assistenza riabilitativa e socio assistenziale"