«L'Unical ha laureato più di centomila giovani calabresi, che oggi in gran parte sono la classe dirigente di questa regione, realizzando così quello che era il sogno dei padri fondatori: cioè che l’università doveva diventare fucina della classe dirigente». Lo ha detto il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, incontrando la stampa prima dell’inizio della giornata di celebrazioni per i 50 anni dell’ateneo. «Anche il presidente della Regione e il rettore dell’Unical, le due più grandi istituzioni calabresi - ha aggiunto - sono laureati dell’Università della Calabria».
«L'università nel solo 2022 ha già vinto bandi per piùdi 100 milioni di finanziamenti - ha detto ancora Leone - e questo è una grande opportunità, ed è pronta a mettere le proprie competenze, progettualità e saperi a disposizione della regione per realizzare progetti ancora più ambiziosi. Siamo un ateneo moderno e abbiamo, tra i nostri obiettivi strategici, anche quello di garantire la copertura del 100 percento delle borse di studio - ha detto il rettore - e di rivolgerci non solo alle classi più deboli, ma anche all’Italia e all’estero: quest’anno abbiamo 10 lauree magistrali erogate in lingua inglese, che hanno ricevuto più di 5000 domande.
Si è realizzato un altro sogno del fondatore Beniamino Andreatta: diventare un punto di riferimento anche per studenti di tutto il mondo. Adesso - ha concluso Leone - abbiamo anche attivato una call aperta a scienziati di tutto il mondo per verificare chi ha interesse a venire all’Unical, e abbiamo ricevuto manifestazioni d’interesse molto lusinghiere».
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