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Scuola al via in Calabria: niente stangata per l’acquisto dei libri

Mercoledì il via alle lezioni: i rincari, che possono toccare il 10-15%, riguardano i corredi e (per fortuna) non i testi delle Superiori. In difficoltà le strutture per l’infanzia, ma spesso i Comuni non presentano i bandi per i contributi

«Registriamo un aumento del 2% che è quasi fisiologico. Il problema sarà il prossimo anno quando sconteremo le recenti impennate delle bollette, perché il listino dei libri si fa a gennaio». Giuseppe Fiorenzo, promotore e distributore editoriale regionale d’importanti case editrici, fotografa il settembre caldo della scuola con aumenti che raddoppiano i costi per tutti, mentre le entrate restano le stesse. «Ad esempio – sottolinea Fiorenzo – per quanto riguarda i libri delle Superiori di primo e secondo grado, c’è un tetto ministeriale che non cambia dal 2012. Inoltre al Sud «abbiamo una vendita pari al 35-40% dei testi in adozione, mentre altrove, come nel Triveneto, toccano punte del 90-95%. Speriamo in un intervento sull'Iva. Durante l’emergenza Covid molte case editrici – tra cui Lattes, Palumbo e De Agostini – hanno messo a disposizione gratuitamente il magazzino digitale», aggiunge il distributore che riporta pure lo sfogo dei venditori al dettaglio i quali raccolgono le lamentele delle famiglie.
Sul rincaro minimo che hanno avuto i libri di testo, arriva la conferma dell’Associazione italiana editori, che in una nota ha tranquillizzato le famiglie: «Nell'anno in cui l’inflazione segna, su base annua, una crescita dell’8% gli editori scolastici, nonostante il quasi raddoppio del prezzo della carta, contengono la crescita dei prezzi dei libri di testo della scuola secondaria di primo e secondo grado all’1,5%».
Alla vigilia del primo suono della campanella che in Calabria avverrà mercoledì 14, Cinzia racconta l’universo scuola dal bancone del suo grande negozio Mondodidattica di Rende. Ha di tutto: libri, zaini, cancelleria, giochi e altro ancora. Fornisce istituti nell'intera provincia di Cosenza. «Aumenti, più o meno del 10%, ma anche 15%, sulla cancelleria a causa della lievitazione dei costi di trasporti, carta e plastica. Più basso è il prezzo, meno ti accorgi dei rincari. Sui libri, almeno per ora, non ne registriamo, anche se ci raccontano d’incrementi dell’80% sui visti di ristampa».

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