La programmazione triennale del fabbisogno di personale della Regione Calabria al centro dell’incontro tra una delegazione del sindacato Csa Cisal, composta dai dirigenti Gianluca Tedesco e Rosa Critello e gli Rsu Domenico Perri e Massimo Morello, l’assessore regionale al personale Filippo Pietropaolo ed il neo dirigente generale del personale Tommaso Calabrò.
“E’ stato un colloquio costruttivo - spiega il dirigente Gianluca Tedesco - nell’esclusivo interesse dei lavoratori e del loro benessere lavorativo all’interno dell’amministrazione regionale”. Diversi i temi su cui il Csa Cisal ha puntato i riflettori, partendo dall’attuazione delle Progressioni verticali per le categorie B e C con aumento delle unità previste nel ‘Piano assunzionale 2022’, per gli anni per 2022, 2023 e 2024. “Il sindacato - ha sottolineato Tedesco - ha ribadito l’importanza di valorizzare professionalmente molte più unità rispetto a quelle calcolate dall’amministrazione. Una richiesta su cui i rappresentanti regionali presenti hanno assunto l’impegno di rivisitare questo fabbisogno rivalutando la spesa del personale alla luce di ulteriori verifiche sul piano economico dell’Ente e giuridico, con l’aiuto del Dipartimento Personale (settore “Giuridico” ed “Economico”) e del dipartimento Bilancio, affinché venga ricalcolata la spesa del personale incidendo, così, notevolmente sull’aumento delle unità previste dall’attuale Piano”.
Un passo alla volta. “Grazie all’assessore Pietropaolo e al Dirigente Regionale Calabrò - aggiunge il sindacalista del Csa Cisal - per l’attenzione dimostrata e per gli impegni assunti al tavolo di confronto rispetto alle nostre richieste anche in ordine ad una accelerazione dell’avvio delle procedure relative alle progressioni verticali con la pubblicazione del bando; alla convalida della performance per l’anno 2021 a cui sono legati il pagamento di importanti istituti contrattuali previsti dal Contratto Decentrato Regionale CIDA 2021 (produttività, indennità di risultato, etc); all’avvio delle procedure del bando “PEO” (Progressioni Economiche Orizzontali) anno 2023 entro e non oltre il 31/12/2022 ed alla richiesta nota esplicativa da parte del dipartimento del Personale relativa alla “gestione oraria” del personale regionale regolamentata dal sistema Job/Time che ad oggi sta applicando 30 minuti di pausa dopo le 6 ore effettive di lavoro così come previsto dalla normativa nazionale. Questo sindacato - ha concluso Tedesco - ha chiesto che non appena il CCNL 2019-2021 sarà esigibile, la ‘“‘pausa’ venga ridotta a 10 minuti così come previsto dal nuovo contratto nazionale”.
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