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Da Cuneo a Petilia Policastro, Cosco fuori dal carcere per un giorno

Quattro ore per fare visita alla madre malata l'ex di Lea Garofalo, uccisa nel 2009. Sta scontando l’ergastolo assieme ad altri due complici del delitto

Quattro ore di permesso per stare accanto alla mamma ammalata. Permesso premio a Carlo Cosco – il 52enne, compagno e omicida di Lea Garofalo – che più di un mese fa ha fatto visita alla mamma che vive a Pagliarelle, frazione di Petilia dove viveva anche la sua ex compagna.
Scortato dagli agenti della Polizia penitenziaria è rimasto per quattro ore nell’abitazione della madre nella popolosa frazione di Petilia Policastro. Evidentemente le condizioni di salute dell’anziana mamma saranno state tanto gravi da indurre il magistrato di sorveglianza a concedere un permesso speciale ed eccezionale, considerato che Carlo Cosco, da poco più di dodici anni, è detenuto in un carcere di Cuneo, dopo essere stato condannato definitivamente alla pena dell’ergastolo e ad un anno di isolamento con la sentenza della Corte d’Appello di Milano il 30 marzo del 2012. Cosco è considerato l’organizzatore e uno degli esecutori dell’omicidio della testimone di giustizia petilina, che venne strangolata e il cui corpo venne poi bruciato e nascosto in un tombino nelle campagne di Monza.

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