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Incidenti mortali sul lavoro, Calabria seconda per incremento nei primi sette mesi

Dall’analisi territoriale delle denunce di infortunio all’Inail nei primi sette mesi dell’anno emerge un incremento di 12 casi mortali nelle Isole (da 40 a 52) e un decremento di 78 casi al Sud (da 192 a 114), di 21 nel Nord-Ovest (da 169 a 148), di 12 nel Nord-Est (da 147 a 135) e di nove al Centro (da 129 a 120).
Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano la Toscana, il Veneto e la Sardegna (+7 casi mortali ciascuna), la Calabria (+6) e la Sicilia (+5). I maggiori decrementi, invece, sono in Campania (-30), Puglia (-24) e Abruzzo (-18). Il calo rilevato nel periodo gennaio-luglio 2022 rispetto ai primi sette mesi del 2021 è legato sia alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 610 a 507, sia a quella femminile, che passa da 67 a 62 casi. In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 582 a 459 decessi), in aumento quelle dei comunitari (da 22 a 31) e degli extracomunitari (da 73 a 79). Dall’analisi per classi di età, da segnalare gli aumenti dei casi mortali nella fascia 30-44 anni (da 106 a 140 casi) e i decrementi tra gli over 44 anni (da 515 a 372). Al 31 luglio di quest’anno risultano 10 incidenti plurimi avvenuti nei primi sette mesi, per un totale di 22 decessi, tutti stradali. Nel periodo gennaio-luglio 2021, invece, gli incidenti plurimi erano stati 11, per un totale di 27 decessi, dei quali 17 stradali.

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