Uno: «Presidente, venga a Melito Porto Salvo, depuratori che scaricano a mare». Due: «Sembra un enigma Fuscaldo, ieri acque splendide, oggi di nuovo sporche». Tre: «A Catanzaro Lido viviamo nella melma». E ci fermiamo qui, anche se potremmo continuare con quattro, cinque, sei, dieci, cento post su Facebook come sugli altri social. I messaggi sono tutti rivolti a lui, il governatore Roberto Occhiuto, al cui impegno sembrano affidate le ultime speranze di vivere anche in Calabria un mare finalmente pulito. «Abbiamo migliorato almeno del 40% le condizioni delle acque marine rispetto agli anni scorsi», risponde lui che poteri taumaturgici non ne ha. E poi garantisce, il presidente della Regione: «Non possiamo certo accontentarci… Noi comunque non molliamo di un millimetro». Non si ferma la lotta senza frontiere alla maladepurazione e all’inquinamento marino innescata dalla Regione in questa caldissima estate 2022. Anche ieri, per il momento solo sulla costa tirrenica, sono continuati i controlli con le motovedette della Guardia costiera e i droni della Regione. L’obiettivo è non solo monitorare le correnti, ma soprattutto pizzicare “in diretta” eventuali illeciti. L’immancabile imprevisto in un sistema che già di per sè fa acqua, ieri si è verificato a Pizzo, a causa della pioggia tra 7 e le 9 del mattino. Nel centro costiero del Vibonese le improvvise precipitazioni «hanno riversato un’ingente quantità di acque meteoriche nelle condotte fognarie comunali», spiega un’ordinanza del sindaco Sergio Pititto, che ha disposto il divieto di balneazione in un tratto limitato di mare. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria