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Morto il cosentino Amedeo Ricucci, inviato Rai di guerra. Fu sequestrato in Siria

E’ morto il giornalista Rai, Amedeo Ricucci, aveva 63 anni ed era originario di Cetraro. Stava male da tempo. Il decesso nella camera d’albergo di Reggio Calabria nella quale si trovava per realizzare uno speciale del Tg1 sulla ’Ndrangheta. Quando l’operatore che si trovava con lui l’ha raggiunto in camera, per accompagnarlo in ospedale, è collassato sulla soglia del bagno. Stava male da due giorni, ma a questa trasferta non aveva voluto rinunciare. Da circa tre anni combatteva contro un tumore al fegato, che con le cure era riuscito a tenere a bada, ma negli ultimi mesi l’aveva aggredito ad un polmone.

Fu inviato di Professione Reporter, Mixer, TG1 e La Storia siamo noi, seguendo i più importanti conflitti degli ultimi vent'anni, dall’Algeria al Kosovo, dall’Afghanistan all’Iraq. Era con Ilaria Alpi e Miran Hrovatin nel viaggio in Somalia, che nel 1994 si concluse con l’uccisione della giornalista del TG3 e del suo cameraman. Era presente anche al momento dell’uccisione del fotografo del Corriere della Sera, Raffaele Ciriello, avvenuta a Ramallah nel 2002. Nel 2013 fu sequestrato in Siria, assieme ad altri tre giornalisti italiani ad opera del Fronte al-Nura. I quattro furono liberati dopo 11 giorni dopo che era stato mantenuto il silenzio stampa per tutta la durata del sequestro.

I premi vinti

Ha ottenuto diversi riconoscimenti, nazionali e internazionali, fra cui: il Premio Javier Valdez (2020), il Premio Speciale della Giura al REligion Today Film Festival (2020), il Premio Carlo Azeglio Ciampi "La Schiena dritta" (2019), il Premio Acqui Storia (2019) per La storia in TV, il Premio "L'Anello Debole" al Capodarco l'Altro Festival 2018, il Premio Miglior Documentario al Video Festival Imperia 2018, il Premio "Il Coraggio delle Immagini" al Festival Le Voci dell'Inchiesta 2018, il Montecarlo Television Festival (2016), il Festival del cinema di Salerno (2000 e 2010), il Premio Ilaria Alpi (2001), il Premio Internacionale de la Convencion (Cuba, 2015), il Tv Festival di Bar, Montenegro, (2010), il Premio Giornalisti del Mediterraneo (2012 e 2015), il Premio "La Matita Rossa e Blu" (Fondazione Falcomatà, 2013), è stato selezionato nel 2013 al Prix Bayeux-Calvados per gli inviati di guerra ed è stato più volte finalista al Festival International de Programmes Audiovisuels. di Biarritz, al Festival International du Grand Reportage Audiovisuel (FIGRA), al Festival della televisione di Monte Carlo, al TV Festival di Città del Messico e al CMCA di Marsiglia.

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