Si sposta in Conferenza dei servizi il “braccio di ferro” tra Eni Rewind e le agenzie ambientali sulla proposta della multinazionale di smaltire il Tenorm e l’amianto ammassati nell’area dell’ex discarica a mare Fosfotec, ricompresa nel Sin di Crotone-Cassano-Cerchiara, in un impianto da realizzare nel sito ex Pertusola Sud. Il ministero della Transizione ecologica ha convocato per fine mese la riunione tra gli enti interessati per discutere, da un lato, dei pareri negativi espressi da Arpacal e Ispra nei confronti della variante al piano di bonifica delle discariche fronte mare (Pob 2) presentata in primavera dalla società (succeduta a Syndial nella proprietà delle zone industriali da bonificare), che prevede la creazione di una struttura di scopo dove conferire oltre 70 mila metri cubi di rifiuti. Mentre dall’altro, ci sono le controdeduzioni avanzate qualche settimana fa da Eni Rewind che, oltre a confermare la fattibilità dell’ipotesi di mettere in piedi una discarica di servizio per le scorie, ha reiterato la richiesta di rimozione del «vincolo del Paur – è scritto tra le carte del procedimento – ad utilizzare per il progetto le discariche presenti sul territorio regionale, per poter garantire la gestione dei materiali contenti Tenorm».
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