Scomparsa e ritrovata a Corigliano Rossano, c'è la svolta. Polizia in casa dei vicini di Pina
Dove è stata Pina Sidero nelle ore prima del suo ritrovamento? È questa la domanda a cui stanno lavorando gli inquirenti dopo aver trovato la ragazza di 22 anni, scomparsa da casa nel pomeriggio di martedì scorso e “riapparsa” a pochi metri da casa legata per un braccio ad una recinzione. Dopo averla riaccompagnata a casa gli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza di Corigliano Rossano, al comando del vice questore Cataldo Pignataro, e coordinati dall’ispettore Stefano Laurenzano, ieri hanno fatto ripartire la macchina investigativa in stretta coordinazione con la Procura di Castrovillari. La novità è che ieri pomeriggio sono stati condotti una serie di controlli e verifiche in alcune abitazioni adiacenti al casolare in cui la ragazza vive assieme alla madre e una delle sorelle. Tra gli inquirenti vige il massimo riserbo, ma questo tipo di controllo potrebbe far ipotizzare che si pensa che la ragazza possa, di fatto, non essersi mai allontanata dalla zona ed essere rimasta nascosta li prima del suo ritrovamento. Un dato inconfutabile è che il luogo in cui è stata ritrovata era già stato battuto dalle squadre si soccorso, sorvolato dai droni e scandagliato dai cani molecolari. Appurato ciò nel caso in cui si dovesse rivenire qualche traccia della presenza della ragazza in una di queste abitazioni al momento controllate dalla polizia, scatta immediato il secondo interrogativo: la ragazza si è nascosta di sua volontà o è stata costretta? Lo stesso procuratore capo di Castrovillari Alessandro D’Alessio in una nota successiva al ritrovamento aveva sottolineato come l’attività investigativa di queste ore fosse «finalizzata a verificare se la scomparsa della giovane era conseguenza di un allontanamento volontario, ovvero di una azione coercitiva nei suoi confronti». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria