Il paradosso dell’estate nella Sibaritide prevede il solito pienone in assenza di investimenti. L’aria disfatta e ingenua di questo maggio di viaggi e di vacanze, di gente in perenne cammino, preannuncia una stagione con record di prenotazioni. Un piacevole ritorno al passato, dopo gli ultimi anni segnati dalla grande crisi per il Covid che aveva dato alle ferie estive un significato completamente diverso, quasi da gita fuori porta. Le cose, fortunatamente, stanno cambiando, almeno così sembra. Certo, le difficoltà economiche non mancano, le finanze limitate condizionano sempre le nostre esistenze ma ci sono le strutture delle località turistiche dell’area jonica che cominciano a beneficiare del ritorno alla normalità. Una normalità relativa se si pensa agli imprenditori balneari sul cui destino pesano le decisioni prese dal Governo nel “Decreto Concorrenza”. La messa a bando delle concessioni agita le imprese che si preparano ad affrontare l’uragano di un decreto che arriva in aula oggi al Senato mettendo a rischio il futuro delle tante aziende che operano nella Piana. Ed è proprio l’incertezza che caratterizza le considerazioni degli imprenditori balneari della Sibaritide. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria