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Gratteri sulle minacce di morte: "Ho paura, ma vado avanti. Se mi fermo mi sento un vigliacco"

Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro ieri sera è stato ospite di Lilli Gruber: "Nessuna chiamata da Draghi e Cartabia"

Ospite ieri a sera ad "Otto e Mezzo" su La7, Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro, si è soffermato a parlare di svariati tema chiacchierando con la conduttrice Lilli Gruber. Tra le cose più significative dette da Gratteri, a proposito delle minacce di morte ricevute:

"Sì ho paura, ma cerco di addomesticare la paura, cerco di ragionare con la morte. Ci parlo, mentre guido quando sono in macchina. Cerco di razionalizzare il pericolo e finora ci sono riuscito. Vado avanti, perchè non c'è alternativa. Se mi fermo mi sento un vigliacco e non ha senso per me vivere da vigliacco.

Su Falcone e Borsellino

Gratteri su Falcone e Borsellino: "Due monumenti, due persone che ho scelto a modello ma sono di un'intelligenza irraggiungibile. Falcone capiva le cose vent'anni prima degli altri ed é per questo che è stato ostracizzato da tanti suoi colleghi gattopardi".

Nessuna chiamata da Draghi e Cartabia

"Dopo la notizia dell'attentato che volevano compiere contro di me, né #Draghi né la ministra #Cartabia mi hanno chiamato" così il procuratore di Catanzaro.

Gli impresentabili in politica

Sugli impresentabili in politica: "C'è un abbassamento dell'etica, nessuno ha più rossore o vergogna e la politica è assente su questo tema. La magistratura ha perso tempo in questi anni".

Bocciata la riforma Cartabia

Gratteri boccia la riforma Cartabia della giustizia: "Cosa mi preoccupa di più? E' la riforma dell'ordinamento giudiziario. In questa riforma c'è molta rabbia, é una sorta di resa dei conti".

 

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