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Slot machine in Calabria, la sanatoria è a metà. La proroga c’è, ma solo per sei mesi

La legge approvata in Consiglio con i voti della maggioranza di centrodestra

Alla fine è passata la linea del compromesso: via libera (con i soli voti della maggioranza di centrodestra) in Consiglio regionale alla proposta di legge catalogata nei giorni scorsi come una “sanatoria” per i gestori delle slot machine, ma in maniera soft. La proroga varata a Palazzo Campanella è di sei mesi e non di due anni per i gestori delle sale gioco e delle sale scommesse. Inizialmente il provvedimento spostava al 31 dicembre 2024 il termine ultimo per l’adeguamento da parte dei titolari delle sale da gioco, delle rivendite di generi di monopolio e delle sale scommesse alle norme previste da una legge approvata in Consiglio regionale nel 2018. Il testo, sostenuto dall’allora presidente della commissione regionale Anti-’ndrangheta, Arturo Bova, stabiliva limiti rigidi e precisi nel settore, dove sono frequenti le infiltrazioni delle organizzazioni criminali. Per esempio, vietava il posizionamento di apparecchi da gioco a meno di 300 metri, per i Comuni sotto i 5.000 abitanti, e a meno di 500 metri per i Comuni sopra i 5.000 abitanti, da scuole, centri sociali, chiese, impianti sportivi, ospedali, banche, stazioni ferroviarie, esercizi di compravendita di oggetti preziosi (compro oro), e così via.

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