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Fronte comune sulla “vertenza Calabria”

Intesa nel confronto Regione-sindacati sulle priorità della piattaforma programmatica da sottoporre al governo Draghi. Le incognite su Alta velocità ferroviaria e completamento della Statale 106 non lasciano sereni. Il porto di Gioia Tauro produce risultati ma la Zes in quell’area rimane ancora un libro dei sogni

Cinque punti chiave attorno ai quali costruire la “vertenza Calabria” da presentare al governo. Il lungo incontro a Roma tra i rappresentanti della Regione, guidati dal presidente Roberto Occhiuto, e gli esponenti delle principali organizzazioni sindacali - i leader nazionali Maurizio Landini (Cgil) e Pierpaolo Bombardieri (Uil), Andrea Cuccello (Cisl) in sostituzione di Luigi Sbarra, ma anche i segretari regionali Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo - ha fatto registrare una sostanziale condivisione di obiettivi e prospettive. La piattaforma verrà perfezionata nei prossimi giorni eppure già si stagliano alcuni punti fermi: il rifacimento e l’ampliamento della Statale Jonica (basti pensare che ad oggi risulta completato soltanto il 14 per cento del tracciato complessivo); lo sviluppo e il reale finanziamento delle Zone economiche speciali, e in particolare della Zes incidente sul porto di Gioia Tauro che continua a produrre numeri importanti; risorse certe per avere una linea ferroviaria ad Alta velocità e ad alta capacità fino a Reggio Calabria (ad oggi il progetto presenta diverse incognite e incongruenze); la possibilità di investire più facilmente e con meno vincoli burocratici sulla produzione di energia da fonti rinnovabili; lo sblocco delle assunzioni e l’assorbimento del bacino dei precari per la sanità, e in particolare per i pronto soccorso.

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