Calabria

Lunedì 25 Novembre 2024

Covid in Calabria, le Rianimazioni tornano sopra la soglia di rischio

Le cifre non mentono mai, anche quando sembrano stabilizzarsi pur sapendo, tuttavia, che in questi due anni e tre mesi, il virus è sempre stato inquieto, alternando una narrazione mista tra magnifiche sorti e fatali progressi. Da giorni, il trend è quello di una crescita lineare, un passo incerto. Uno sviluppo che, nelle ultime 24 ore, mostra segni di discontinuità. Solo un caso? Forse. Ma gli esperti continuano a suggerire massima attenzione ai comportamenti individuali per evitare pericolosi revival. I prossimi giorni, in particolare, riveleranno se la fine dello stato d’emergenza abbia o meno ispirato eccessiva euforia tra i calabresi. Ieri, la Regione ha dichiarato 1.619 nuovi positivi, 73 in meno rispetto a domenica 3 aprile. Ma ciò che cresce è il tasso di positività: la scorsa settimana di fermava al 17,95%, ieri è risalito al 18,29% che è risultato il terzo dato nazionale di giornata dopo quello registrato da Marche ed Emilia Romagna. La lenta ritirata del virus è stata apprezzata anche nelle corsie degli ospedali che sono andate gradualmente svuotandosi. Ieri, però, la progressiva flessione dei livelli di saturazione dei servizi assistenziali si è fermata e sono tornati ad aumentare i ricoverati nelle due aree. Nei reparti ordinari, in particolare, sono entrati 5 nuovi pazienti, mentre nelle Rianimazioni si registra un solo nuovo ingresso. Il tasso di occupazione delle aree mediche risale a quota 31,97% e si conferma al secondo posto della graduatoria delle regioni dietro l’Umbria. Nelle Terapie intensive, invece, la percentuale di occupazione ritorna sopra la prima soglia di rischio, al 10,10% (solo la Sardegna è più intasata). Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

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