La precaria situazione geopolitica sta avendo ripercussioni non solo sull’aumento dei prezzi delle materie prime ma anche e soprattutto sull’incremento delle quotazioni del carburante che sono tornate a salire dopo l’intervento del Governo. Costi insostenibili che, inevitabilmente, si ripercuotono a tutte le latitudini, compresa la Piana della Sibaritide – uno dei due polmoni produttivi della Calabria e zona di eccellenza per la produzione di agrumi, drupacee e kiwi –, dove la questione dei trasporti continua a tenere banco. Il problema riguarda sia il mantenimento dei livelli occupazionali sia la realizzazione delle infrastrutture che il territorio attende da anni. Per quanto riguarda l’elettrificazione della linea ferroviaria jonica, i tempi si sono dilatati anche se, grazie ai fondi del Pnrr, al React-Eu e a quelli di Sviluppo e Coesione, sono stati finanziati tutti gli interventi per portare l’alta velocità di base fino a Melito Porto-Salvo. La prima parte dei lavori, in corso, porterà l’elettrificazione da Sibari e Catanzaro Lido e quella cassanese, attualmente, è l’unica elettrificata e dalla quale partono treni a lunga percorrenza per il Centro-Nord del Paese. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria