Nel loro sguardo il terrore di chi ha già visto tutto l’orrore del mondo, nei loro corpicini i segni di un viaggio terribile che nessun bambino dovrebbe mai affrontare. Yaroslav e Oleksandr hanno appena 6 e 4 anni e, assieme alla loro mamma, sono fuggiti nella notte dall’Ucraina per arrivare in Italia, in cerca di salvezza, lasciando nel loro Paese un papà, tanto amato, arruolato nelle milizie ucraine che, da giorni, combattono la resistenza contro l’invasore russo. «Qui non potete più rimanere – ha detto Nazar, appena 25 anni, alla sua altrettanto giovane moglie – andate in Italia, dove vive tua madre, io devo restare qui a difendere l’Ucraina». Una separazione dolorosa, con il cuore gonfio di angoscia per l’incertezza del futuro e di un presente stravolto dalla guerra. Olga, 24 anni, ha preso in braccio i suoi bambini, ha lasciato la sua casa a Zolociv, in provincia di Leopoli, ha camminato per chilometri e chilometri, nella notte, con il termometro che fuori segnava -4, fino alla frontiera polacca, attraversata ogni giorno da un esodo di donne e bambini, molti dei quali cercano di ricongiungersi con i parenti che vivono e lavorano in Italia. Quella dei piccoli Yaroslav e Oleksandr, infatti, è una storia di ricongiungimento familiare, di solidarietà e di una grande accoglienza che, almeno in parte, lenisce il dolore di abbandonare, forse per sempre, la propria casa.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria
Caricamento commenti
Commenta la notizia