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Ucraina, centri accoglienza e raccolta beni in Calabria

Continuano in tutta la Calabria le iniziative di solidarietà a favore della popolazione ucraina. Anche «Il Paradiso dei Poveri», l’associazione di Cosenza fondata da Padre Fedele Bisceglia, si mobilita per aiutare il popolo ucraino in guerra. «Non pensavo che si arrivasse alla guerra, ma sono nostri fratelli, non possiamo stare a guardare - dice il religioso all’Agi - e per questo abbiamo deciso di rivolgerci al generoso popolo calabrese». «Raccogliamo indumenti invernali pesanti, coperte, calze, scarponi, non scarpe con i tacchi, e alimenti a lunga conservazione e anche per i piccoli, saponi e materiale per l’igiene, oltre a medicinali», dice Teresa Boero, che si occupa dello stoccaggio del materiale donato. «Lì non hanno niente e fa freddo, sta nevicando - ci dice la volontaria - e appena avremo un carico sostanzioso, questo sarà inviato a Bergamo, dove c'è un gruppo ucraino che lo porterà in Moldavia, l’ultimo punto sicuro dove si può arrivare». Sono diverse le associazioni che hanno fatto rete per questa raccolta, con vari punti a cui rivolgersi per la consegna, in particolare il Paradiso dei Poveri, al Timpone degli Ulivi, e il MOCI, in via Popilia, a Cosenza.
A Chiaravalle Centrale sono stati intanto reperiti i primi novanta posti letto per accogliere i profughi di guerra in fuga dall’Ucraina. Al loro arrivo, le famiglie saranno ospitate sia in strutture pubbliche che in appartamenti ed edifici privati messi a disposizione dai cittadini. Tanti, infatti, i cittadini che hanno aperto le porte delle proprie case alla solidarietà. Dalle parole ai fatti, dunque. La macchina umanitaria messa in moto, in poche ore, dall’amministrazione comunale ha già raggiunto un immediato e importante risultato. Peraltro, il sindaco Domenico Donato, che sta coordinando tutte le fasi organizzative dalla sede municipale di via Castello, è convinto che i numeri dei locali da rendere disponibili siano ancora destinati a crescere. «Riceviamo quotidianamente - ha dichiarato - telefonate e segnalazioni da parte di tantissime persone pronte ad aiutare. Una manifestazione di generosità straordinaria». Il primo cittadino è in contatto sia con la numerosa comunità di immigrati ucraini presente nel comprensorio delle Preserre che con gli uffici della Prefettura di Catanzaro. Dopo una prima fase di gestione degli arrivi, successivamente si procederà allo smistamento nelle diverse strutture destinate ad ospitare i rifugiati, per poi dedicarsi ad attività di integrazione culturale e sociale con la comunità locale. A cominciare dalla scuola.

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