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Calabria, il Corap versa in coma profondo. Si dimette il commissario Mazza

Futuro incerto per i dipendenti del Consorzio per lo sviluppo delle attività produttive

Il Consorzio per lo sviluppo delle aree produttive (Corap) versa in profonda crisi e la situazione di incertezza preoccupa molto i sindacati. Ad acuire la crisi arrivano pure le dimissioni del commissario Enrico Mazza, nominato al vertice del Consorzio soltanto lo scorso 15 novembre. L’avvocato Mazza, esponente di primo piano di Unindustria Calabria, ha ufficializzato il passo indietro in una pec - dai contenuti per il momento riservati - inviata venerdì scorso al governatore Roberto Occhiuto, che adesso dovrà individuare il profilo cui affidare la difficile gestione dell’ente.
E al presidente della Regione e ai responsabili di Unindustria, si appellano appunto i segretari di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, rispettivamente Alessandra Baldari, Luciana Giordano ed Elio Bartoletti, invocano chiarezza «sull’enorme massa di debiti liquidi ed esigibili accumulati nei confronti di terzi e probabilmente in crescita: si tratta di una somma di oltre 50 milioni di euro dovuta solo per le istanze accolte ed inserite nello stato passivo dal precedente commissario liquidatore a cui andranno aggiunti tutti gli altri debiti sino ad oggi accumulati. È chiaro ed inconfutabile, quindi, che la reiterazione della disposizione della liquidazione coatta amministrativa è stata causata solo ed esclusivamente da problemi legati alla carenza normativa - successivamente sanata dal legislatore - e da interessi di parte a seguito del Ricorso del Commissario straordinario».

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