«Mi sono schierato dalla parte dei ragazzi e non parteciperò al Collegio dei docenti». È chiara la posizione del professore Gabriele Petrone che insegna Filosofia e Storia all’istituto superiore “Valentini-Majorana” di Castrolibero. La scuola, da oltre dieci giorni, è occupata dagli studenti in segno di protesta per le presunte molestie sessuali di cui sarebbero state vittime alcune ragazze.
Nei giorni scorsi, Petrone assieme ad altri professori ha firmato una lettera nella quale i docenti supportavano la protesta dei ragazzi. «Quella lettera – ha spiegato l’insegnante di Storia e Filosofia – aveva un preciso fine pedagogico ed educativo. Noi professori non vogliamo entrare nel merito della vicenda delle presunte molestie perché su questo aspetto adesso c’è un’indagine della magistratura. Ma, sicuramente, l’occupazione dei ragazzi ci doveva invitare a una riflessione e anche a un’autocritica. È evidente la rottura del patto educativo che si instaura all’interno di una scuola tra le varie parti. C’è una situazione di profondo malessere che covava da molto tempo e che adesso è esploso». Quello che, però, Petrone contesta è la «gestione burocratica di tutta la vicenda da parte della preside». «Con quella lettera – ha aggiunto il professore – che abbiamo firmato in pochi ma che rappresenta il comune sentire di tanti colleghi – c’è stata una evidente presa di distanza dalla posizione della dirigente scolastica ma che interpreta un sentimento di malessere diffuso non contro la preside, ma – ribadisco – contro la gestione burocratica che ha avuto di questa vicenda e anche di alcuni episodi del passato».
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