Calabria

Lunedì 29 Aprile 2024

Maxitruffa alla Regione Calabria, fagiolini e spinaci anche nell'aeroporto

L’aeroporto Sant’Anna di Crotone era stato trasformato, naturalmente solo sulla carta, in un campo agricolo. L’imprenditore Francesco Ranieri era riuscito a inserirlo tra i terreni coltivati dalla sua azienda agricola. In particolare gli inquirenti hanno scoperto che la particella di ben 72mila metri quadri indicata nei documenti prodotti da Ranieri è intestata al Demanio dello Stato ramo trasporti aviazione civile con sede a Roma in pratica è destinata per l’aeroporto Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto. Non è l’unico terreno su cui gli inquirenti nutrono dubbi circa la proprietà. Sempre a Isola c’è un terreno che invece risulta essere della Confraternita Misericordia; un altro ancora è intestato al Demanio dello Stato ramo Marina mercantile, in pratica si tratta di un tratto di spiaggia. Dell’Afor è invece un terreno nel Comune di taverna, della Regione invece uno nel Comune di Casali del Manco. Boschi, spiagge e addirittura aeroporti che invece comparivano come coltivati a spinaci, piselli o fagiolini. Ma non solo i terreni, anche le macchine agricole esistevano solo sulla carta. In alcuni casi gli imprenditori ne hanno denunciato, falsamente, il furto. Stessa cosa per gli immobili. La vicenda è ricostruita nell’inchiesta Ghost Oil, coordinata dalla Procura di Catanzaro. L’attività investigativa è stata portata avanti dalla Sezione di pg dei carabinieri della locale Procura, guidata dal tenente colonnello Gerardo Lardieri, coadiuvata dagli uomini del Noe e dai militari dei Comandi provinciali di Catanzaro e di Crotone. Il gip del Tribunale di Catanzaro Paola Ciriaco, accogliendo la richiesta del pm Francesco Bordonali, ha emesso un’ordinanza con 11 misure cautelari, di cui sette agli arresti domiciliari, uno all’obbligo di dimora e tre misure interdittive. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

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