«La riattivazione delle Zone Economiche Speciali è un traguardo fondamentale per la crescita del Mezzogiorno. Come Governo abbiamo lavorato a questo obiettivo con la consapevolezza che la crescita del Sud impone di mettere in campo interventi straordinari e strutturali. Ho incontrato il neo commissario della ZES Calabria, Federico D’Andrea, per avviare la cooperazione istituzionale con l’obiettivo di rilanciare la competitività del nostro territorio». Lo dichiara la Sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale Dalila Nesci. «Sin dall’inizio, - spiega - come ministero del Sud, abbiamo lavorato per assicurare alle Zes le risorse e gli strumenti necessari a trainare lo sviluppo dei territori. Oltre al credito di imposta da 100 milioni di euro, abbiamo stanziato altri 630 milioni per finanziare interventi infrastrutturali riguardanti i porti e le aree industriali. Alla Calabria abbiamo assegnato 111,7 milioni di euro che serviranno a realizzare efficaci collegamenti con la rete infrastrutturale ferroviaria e stradale, rafforzare la digitalizzazione, l’urbanizzazione green e l’efficientamento energetico nonchè incrementare la sicurezza delle infrastrutture».
Nello specifico, spiega Nesci, le risorse saranno destinate al Porto di Gioia Tauro, con l’adeguamento degli impianti ferroviari di Sibari, S. Pietro a Maida, Nocera Terinese e Rosarno per 57,7 milioni di euro, il raccordo stradale sud alla rete TEN-T per 11 milioni di euro, lo svincolo dell’autostrada A2 per 6 milioni, il completamento della banchina di ponente lato nord per 16,5 milioni e l’urbanizzazione dell’area industriale per altri 10 milioni di euro. Altre risorse andranno al Porto di Reggio Calabria, con l’adeguamento e il risanamento della banchina Margottini per 6,5 milioni di euro, e al Porto di Villa San Giovanni, con l’adeguamento e il risanamento strutturale della banchina per 4 milioni di euro.
«Abbiamo inoltre introdotto - spiega - delle semplificazioni normative a favore delle ZES e approvato una riforma del sistema di governance per favorire la cantierabilità degli interventi in tempi rapidi, nonchè l’insediamento di nuove imprese. Il Commissario straordinario, che può assumere funzioni di stazione appaltante e operare con poteri straordinari, avrà a disposizione anche una struttura tecnica fornita dall’Agenzia per la Coesione territoriale. Sarà necessario un coordinamento progettuale strategico tra la Regione e il Commissario, così da garantire supporto e sinergia tra le diverse azioni. Le Zone Economiche Speciali - conclude Nesci - sono strategiche per il rilancio del Mezzogiorno e in particolare della Calabria, che potrà attrarre nuovi investimenti e guardare con più slancio ai mercati internazionali».
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