C’è un virus descritto in fuga dai report quotidiani e un altro, ignorato dai bollettini, che continua a colpire, soprattutto i bebè. Sono proprio i più piccoli a rappresentare le prede più facili del patogeno mutato. Nelle ultime 24 ore, sono state diagnosticate ben tre positività su bimbi di un anno o meno nel Cosentino (che salgono a cinque estendendo l’età anagrafica dei contagiati a due anni). Ma il caso più complesso, però, risale dall’Alto Marchesato. Da ieri sera è ricoverata in uno dei reparti intensivi del Bambino Gesù di Roma, una bimba di appena due anni, di un piccolo borgo del Crotonese. La baby-paziente ha ricevuto le prime cure, nella notte tra venerdì e ieri, dai sanitari della postazione del 118 di Campizzi di Mesoraca che copre quell’area geografica della Calabria. Una notte angosciante cominciata con un tampone positivo e febbre alta. Grazie al parere del medico di turno alla centrale operativa del Suem di Crotone, l’ambulanza ha raggiunto il “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro dove le condizioni della bambina si sono aggravate con una importante sofferenza respiratoria. Quindi , il successivo trasferimento nell’ospedale pediatrico della Capitale a bordo di un C-130J dell’Aeronautica Militare della 46esima arrivato da Pisa e sul quale è stata imbarcata l’ambulanza all’interno della quale ha viaggiato, monitorata ed assistita alla respirazione, la bimba, insieme ad un’equipe medica. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria