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Scott Rinascita a Catanzaro: Pittelli, lo yatch, il campione e l'aiuto del boss

Una barca da 800mila euro potrebbe essere la chiave in mano agli inquirenti per ricostruire gli impressionanti flussi di denaro passati dalle mani dell'avvocato ed ex senatore Giancarlo Pittelli

Giancarlo Pittelli

Una barca da 800mila euro potrebbe essere la chiave in mano agli inquirenti per ricostruire gli impressionanti flussi di denaro passati dalle mani dell'avvocato ed ex senatore Giancarlo Pittelli. Un'operazione sospetta su cui hanno acceso i riflettori la Guardia di Finanza e ora anche il Ros dei carabinieri. La vicenda è ricostruita nell'ultima informativa depositata nel processo Scott Rinascita.

A parlare per primo dello yacht del penalista catanzarese è Nicola Femia. Un personaggio di assoluto rilievo nella gerarchia della criminalità organizzata calabrese. Un “riservato” la cui affiliazione al clan Mazzaferro di Gioiosa jonica era nota solo ai mammasantissima.

Per loro fin dagli anni 80 importava cocaina purissima dal Sudamerica. Poi il suo fiuto per gli affari lo portò prima in Emilia Romagna e poi a conquistare il monopolio delle scommesse e delle macchinette videopoker. Femia sarebbe riuscito anche a intrecciare rapporti con uomini delle istituzioni, in un'indagine sarebbe emersa la sua capacità di porsi quale “interlocutore di appartenenti ai servizi di sicurezza”.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

 

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