“Il governo regionale calabrese, attraverso il Commissario alla sanità, adotti ogni necessaria e utile iniziativa perché le parafarmacie possano effettuare test antigienici rapidi e accedere alla piattaforma di registrazione degli esiti. Effettuare tamponi rapidi nelle parafarmacie aumenterebbe, infatti, secondo diverse stime, la capacità di diagnosticare il Covid di circa il 20%. Allo stesso tempo permetterebbe di decongestionare, almeno in parte, le lunghe file che nelle ultime settimane hanno interessato quasi tutte le farmacie calabresi. Secondo un’indagine, realizzata dal Centro studi di Conflavoro Pmi, nei 14 giorni di festività natalizie sono stati oltre 8,5 milioni, i tamponi rapidi antigenici, a cui si sono sottoposti gli italiani per una spesa complessiva di 126 milioni di euro”. E’ quanto si legge in una mozione, depositata da Davide Tavernise, consigliere regionale pentastellato, nella mattinata di mercoledì 26 gennaio.
Una mozione simile risulta approvata anche dal consiglio regionale lombardo qualche giorno fa, proprio su impulso del M5S, a conferma di una battaglia già iniziata, e che continuerà, a livello nazionale.
“Consentire alle parafarmacie il processamento dei tamponi – continua Tavernise - una soluzione semplice e immediatamente realizzabile, porterebbe un gran vantaggio in termini di tempistica e di logistica. All’interno delle parafarmacie lavora personale con lo stesso percorso di studi e la stessa preparazione di quello che lavora nelle farmacie. Sono, poi, in grado di poter governare i ferrei protocolli imposti dal Ministero e dotati dei medesimi software di gestione e invio dati al sistema TS, che si trovano in farmacia. La situazione di stress, per il sistema territoriale di screening – rimarca il consigliere pentastellato - rimarrà probabilmente molto alta, a causa delle prossime festività come carnevale e pasqua, delle attività scolastiche di ogni ordine e grado e del numero dei contagi che, da settimane, resta elevato in Calabria, come in tutta Italia. Le parafarmacie rappresentano, quindi, un potenziamento essenziale per la prosecuzione degli screening di massa, necessari a gestire la pandemia. Le attuali risorse del sistema sanitario regionale si sono dimostrate insufficienti a sostenere questo lavoro. In prospettiva, quindi, il coinvolgimento delle parafarmacie potrà tornare utile in funzione degli sviluppi dell’emergenza pandemica e dell’andamento dei contagi. Come dice il presidente Giuseppe Conte - conclude Tavernise - questa è una soluzione di buon senso, una proposta bipartisan che va tutta a vantaggio dei bisogni e delle necessità dei cittadini, nonché della credibilità della politica: in una fase come questa si dovrebbe essere parte della soluzione e non dei problemi”.
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