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Travolto da cabina a Lorica, la Procura dispone l’autopsia

Aperto un fascicolo sull’incidente in cui ha perso la vita il direttore dell’impianto, Alessandro Marcelli

La neve caduta nella notte lassù, ai 1.300 metri e passa di Lorica, ha ripulito in fretta le tracce di questa storia triste, un impasto di lacrime e dolore. È una tragedia. Una tragedia che non ha quasi niente di privato, un dramma collettivo, che ha coinvolto e sconvolto la Calabria.

La trama dell’incidente è in corso di ricomposizione attraverso le indagini dei carabinieri, tra le testimonianze di decine di persone presenti nell’impianto e le immagini delle telecamere della videosorveglianza. Lo scenario che va assemblandosi è quello di una fatalità che ha chiuso il giro di orizzonte sulla vita di Alessandro Marcelli, 58 anni, ingegnere, capo del Settore Infrastrutture e patrimonio delle Ferrovie della Calabria e anche direttore di esercizio della stazione sciistica silana riaperta da qualche settimana.

L’autopsia già disposta dal procuratore di Cosenza, Mario Spagnuolo, servirà a definire i confini di un’inchiesta che non sembra nascondere ombre o misteri. Non ci sono indagati, non ci sono sospetti. C’è solo il cadavere di un uomo morto sul luogo di lavoro. Un uomo che godeva della stima dei suoi colleghi, apprezzato per il suo senso di responsabilità, per lo scrupolo con cui si occupava dei controlli a quell’impianto che da ieri mattina è di nuovo chiuso.

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